Due milioni e 634 mila euro: è la cifra che il Comune deve ad Ased s.r.l. per circa un anno e mezzo di prestazioni di servizi di igiene ambientale eseguiti sul territorio comunale .
Cifra che Ased nella qualità di impresa capogruppo dell’ATI chiede, oggi, pena la risoluzione del contratto e, consequenzialmente, l’interruzione del servizio di raccolta rifiuti.
E’ stato messo nero su bianco nella richiesta perentoria arrivata ieri pomeriggio alla Commissione Prefettizia e, per opportuna conoscenza, inoltrata al Prefetto di Reggio Calabria ed alla Sezione
Regionale della Corte dei Conti.
Si tratta di una diffida ad adempiere, pena la risoluzione in danno per inadempimento del contratto se il Comune non provvederà, entro 15 giorni, al saldo delle spettanze arretrate.
Una decisione deliberata dall’Assemblea dei Soci della Ased convocata qualche giorno addietro attesa la grave, ingiustificata e permanente morosità del Comune.
L’affidabilità economica dell’Ente si è, oramai, ridotta a zero. Infatti, al credito di circa tre milioni di euro si aggiunge un vecchio credito risalente al 2009 di circa 735 mila euro che il Comune ancora oggi si rifiuta di pagare.
L’Amministratore Unico della Ased s.r.l., oltre quaranta dipendenti (circa la metà addetti all’Appalto del Comune di Melito) non nasconde la sua forte preoccupazione per il futuro.
“Dopo anni di piani di rientro – dice Rosario Azzarà - transazioni approvate dagli organi dell’Ente, accordi siglati in Prefettura con le amministrazioni succedutesi nel tempo, mezze risposte e soluzioni mai definitive, la situazione debitoria del Comune di Melito non è stata mai ripianata. E sebbene oggi siano cambiati i protagonisti, il copione è lo stesso di sempre”.
“Non solo non è stato possibile attuare tutti gli investimenti previsti, che avrebbero comportato nuovi posti di lavoro e risoluzione del problema rifiuti – prosegue l’imprenditore – ma devo fare i conti con le banche, i fornitori e le società di leasing. E prima ancora con i miei dipendenti e le loro famiglie. Mi è impossibile andare avanti. Per questi motivi la Società ha deciso di garantire i propri servizi
soltanto a coloro che si comportano come “corretti contraenti” lasciando all’angolo Melito. Infatti, le altre Stazioni Appaltanti - seppur con le difficoltà di Cassa cui sono costrette a confrontarsi oggi la maggior parte delle Pubbliche Amministrazioni – garantiscono i pagamenti entro ragionevoli termini di tempo.
Di fatto, la Società, non può più anticipare per conto del Comune di Melito le somme del servizio di raccolta rifiuti. Né così potrebbe essere, sovvertendo ogni norma in materia di appalti e di contabilità degli Enti pubblici.”
Pertanto, qualora il Comune non pagherà le somme dovute, già a partire da sabato 4 maggio, l’Ased non si occuperà più del servizio di raccolta dei rifiuti sul territorio melitese.
In quel caso - rende noto la Società - l’Ufficio Legale procederà nella richiesta di emissione dei decreti ingiuntivi. Un’ipotesi che rischia di rendere ancora più pesante la situazione finanziaria dell’Ente.